Silicon Valley: un posto da vedere ma anche da vivere

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Alessandro ed Edoardo sono stati in California col Novara Silicon Valley e ci sono tornati da startupper

Il quarto incontro del Novara Silicon Valley 2016 ha visto protagonisti due ex studenti dell’Università del Piemonte Orientale ed ex partecipanti al Silicon Valley Study Tour, “un’esperienza fantastica, indimenticabile che ha davvero cambiato le nostre prospettive”, esordisce Edoardo. “Tutto è cominciato per caso, ho visto la locandina e ho cominciato a seguire gli incontri in Università”.

Edoardo Tosetti ed Alessandro Giuliano sono stati in California nel 2010 ed è proprio in questa occasione che si conoscono. Ma la loro collaborazione nasce più avanti, presso l’Incubatore di Imprese di Novara: “Io ero stato chiamato per fare uno stage” – racconta Alessandro – “mentre Edoardo è stato coinvolto dopo”. Devono sviluppare la rete in fibra ottica già esistente del Comune, con l’obiettivo di diffondere su Novara la banda larga per renderla disponibile al maggior numero di utenti. L’idea è interessante ma fatica a diventare una startup, finché a marzo del 2013, col supporto di un terzo socio, nasce One-Man, che nel corso dell’anno comincia ad acquisire i primi clienti.

“Il progetto One-Man ci piaceva molto ma andava troppo a rilento per diverse ragioni” – ricorda Edoardo – “così abbiamo cominciato a lavorare ad un altro progetto, legato al video-streaming. Avevamo troppe idee e troppa voglia di fare per limitarci ad aspettare che le cose accadessero”. A questo punto il Silicon Valley Study Tour rimette lo zampino nelle loro vite: “Stavamo supportando la Fondazione nell’organizzazione delle conferenze dell’edizione 2013 e durante una di queste facciamo la conoscenza di Emilio Billi ed Antonella Rubicco (protagonisti anche della prima conferenza quest’anno, n.d.r.). Cercavamo una strada per sviluppare la nostra idea e renderla concreta, siamo rimasti in contatto con loro e pochi mesi dopo stavamo facendo le valigie per tornare in Silicon Valley!” racconta Alessandro. L’esperienza stavolta è più faticosa, non si tratta semplicemente di “assorbire” un nuovo mondo e un nuovo modo di vedere le cose, si tratta di trovare qualcuno che creda nel loro prodotto. I ragazzi scoprono che la Silicon Valley è un posto ricco di opportunità, ma bisogna essere bravi e fortunati ad andarsele a cercare. “Il secondo viaggio in Silicon è stata un’esperienza intensa, difficile che però ci ha dato ulteriore consapevolezza”, osservano.

Il ritorno in Italia comincia in maniera negativa: One-Man va in crisi a causa di incomprensioni societarie (“la costruzione del team è fondamentale per sperare nel successo delle proprie idee, dovete fare attenzione – dicono ai ragazzi – ma fare da soli non si può”), il colpo è duro ma la determinazione è tantissima. “Siamo entrati in contatto col Politecnico di Milano, abbiamo vinto una gara e abbiamo potuto contare sul supporto del PoliHub” ricorda Edoardo.

“A fine 2014 è nata Poip, siamo 4 soci e possiamo contare su una preziosissima collaborazione con IBM” spiega Alessandro. “Il nostro è un prodotto che vuole migliorare la comunicazione aziendale, è in continuo sviluppo. Siamo contenti di come vanno le cose anche se c’è ancora molta strada da fare. Però sappiamo che ce la faremo, perché il nostro prodotto è migliore degli altri!”.

Il Novara Silicon Valley proseguirà giovedì prossimo, 14 aprile, ore 17.00, con il penultimo incontro “Chi fa da sé fa per tre, ma in100 è meglio”, che vedrà protagonista una startup novarese e i suoi ideatori.

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