Storia di una ricerca: le tappe di una ricercatrice
- 1 Aprile 2016
- Fondazione_NS
- Comunicati Stampa
Prosegue spedito il Novara Silicon Valley, stavolta protagonista la scienza, con il suo fascino e le sue difficoltà
“La nostra destinazione non è mai una località ma piuttosto un modo di vedere le cose”. Ha concluso con un aforisma di Henry Miller il suo racconto Francesca Rocchio, protagonista del terzo appuntamento del Novara Silicon Valley 2016. Una conferenza che ha appassionato i partecipanti, protagonisti di un interessante dibattito e di uno scambio di opinioni costruttivo in sala, che è poi immediatamente proseguito anche sul vivacissimo forum siliconvalleystudytour.com.
Francesca, ricercatrice presso l’Upo Avogadro, ha raccontato la sua “Storia di una ricerca: alle frontiere della passione” partendo con un piccolo tributo a due colleghi divenuti tristemente famosi, Valeria Soresin e Giulio Regeni. Poi ha guidato la platea attraverso 5 tappe che hanno caratterizzato la sua storia e la sua crescita, umana e professionale.
Dalle sue origini molisane e dalla “fame”, intesa come voglia di conoscere e imparare, ma anche di fare (multidisciplinarietà sarà una delle parole più ripetute), passando per le “possibilità” offerte da Perugia, scelta come città per la formazione accademica. Francesca racconta di aver consumato la città nel vero senso della parola, sia nel rapporto con l’Università, da cui “spreme” la conoscenza e di cui ricorda con piacere la voglia di insegnare dei professori, sia nei rapporti umani, sfruttando anche il mix di culture offerto dalla città, al punto, dopo 4 anni intensi, di sentire la “necessità” di cambiare. Il suo viaggio prosegue verso nord e la porta a Siena, in un momento complicato e caotico per la città toscana. Questo non frena Francesca, che con “determinazione” nel 2012 si laurea e poco dopo comincia immediatamente una nuova avventura, il dottorato di ricerca presso il Dip. Scienze Farmaco dell’Uniupo a Novara, l’obiettivo di una vita che consegue lo scorso gennaio. A Novara la sua voglia di fare e la passione per la ricerca trovano terreno fertile nella Fondazione Novara Sviluppo, che ha supportato Francesca Rocchio nella realizzazione di una mostra fotografica dedicata alle donne della ricerca (Rosso Ponceau) e nello sviluppo di una pagina web dedicata alla ricerca dei bandi da parte dei ricercatori italiani, sul sito di AIRIcerca (Ass. Internazionale Ricercatori Italiani).
Il racconto, che non aveva al centro il fare impresa, ha avuto però molti punti di contatto con le storie precedenti, soprattutto per quanto riguarda elementi quali la disponibilità a “dare”, il mix culturale, la perseveranza, il networking, a testimonianza che alcuni ingredienti per raggiungere i propri obiettivi sono comuni a tutti i percorsi professionali. E siamo convinti che i partecipanti abbiano trovato in questa storia l’input giusto per aprire occhi, orecchie e mente, come la relatrice li ha spinti a fare.
Il Novara Silicon Valley proseguirà giovedì prossimo, 7 aprile, con la conferenza “Dall’Avogadro al PoliHub, passando (2 volte!) dalla Silicon Valley”, protagonisti due ex studenti dell’Avogadro conosciutisi proprio durante un Silicon Valley Study Tour e diventati startupper.
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